Dopo la laurea, ho deciso di non lasciare la buona abitudine di muovermi con mezzi pubblici ... quindi per recarmi al lavoro preferisco farmi 1 km a piedi ogni giorno e prendere l'autobus. Mi sento veramente bene, nell'autobus sono tranquillo, i rischi di incidente sono ridotti al minimo, sia per me che per la mia eventuale automobile, durante il viaggio ho occasione di leggere un libro o il giornale, di fare quattro chiacchiere col vicino di posto.Vorrei chiedere all'esimio Ingegnere, da quando gli aumenti sono "naturali"? Crescono forse su qualche pianta? Nascono da qualche uovo? Ci illumini, per favore.
Ho fatto due conti ed ho scoperto che se acquistassi il biglietto due volte al giorno, per percorrere 20 km spenderei 3 euro
"La Regione Marche aveva deliberato, il 31 luglio, l’aumento delle tariffe del trasporto pubblico e, appena espletate le questioni tecniche necessarie per applicare le nuove tariffe - precisa il direttore generale dell’Adriabus, ingegnere Massimo Benedetti - l’aumento è stato applicato anche nella nostra provincia. E’ un adeguamento normale ovvero naturale, dei titoli di viaggio, legato all’aumento dei costi delle materie prime e di quelli della gestione aziendale".
Dietrologie, "cospirazionismi", osservazioni, commenti. Siore e siori, venghino, e giudichino con i loro occhi!
mercoledì 24 novembre 2010
Evviva il trasporto pubblico, ovvero della natura dei direttori generali
Un illuminante lettera di un lettore del blog di Beppe Grillo, che ci fa notare come a Pesaro viaggiare in autobus sia diventato più costoso che usare l'auto privata. Incredibile? Leggete anche Il Resto del Carlino.
martedì 23 novembre 2010
Brucia che ti passa (???)
Si cominciano a bruciare le biomasse, ma poi nel calderone finisce di tutto. E anche nei nostri polmoni. E per giunta lo paghiamo in bolletta. Bello no?
Ecco un esempio: Riso Scotti Energia. Ha bruciato:
Ecco un esempio: Riso Scotti Energia. Ha bruciato:
fanghi, cadmio, polveri provenienti dai fumi, arsenico, nichel, piombo. I guadagni erano garantiti dagli incentivi per l'energia rinnovabile, 30 milioni di euro (attraverso il CIP6), dai soldi ricevuti per smaltire rifiuti tossici nocivi delle aziende e dalla vendita dell'impasto residuo come lettiera a allevamenti zootecnici di Lombardia, Piemonte e Veneto.
Stato di polizia, continua
In questo video si vede un poliziotto manganellare e poi prendere a calci un manifestante (?) disteso a terra. L'avevo già visto al telegiornale, ma ancora mi chiedo: è stato preso qualche provvedimento nei riguardi di questo "coraggioso" "tutore dell'ordine"?
Il decennio perduto
Articolo dal blog di Grillo: http://www.beppegrillo.it/2010/11/il_decennio_perduto/index.html
Articolo originale in Spagnolo: http://www.elpais.com/articulo/primer/plano/decada/perdida/Italia/Portugal/elpepueconeg/20101024elpneglse_3/Tes
Articolo originale in Spagnolo: http://www.elpais.com/articulo/primer/plano/decada/perdida/Italia/Portugal/elpepueconeg/20101024elpneglse_3/Tes
La crescita ha subito un infarto. Dal 2000, da una ricerca del quotidiano El Pais, su 180 nazioni solo Haiti ha fatto peggio dell'Italia. Tutto il mondo si è sviluppato più di noi tranne Haiti, uno dei Paesi più poveri, devastato da un terremoto apocalittico.
martedì 2 novembre 2010
Ma allora, perché il catalizzatore?
http://it.wikipedia.org/wiki/Motore_ad_iniezione_d%27acqua
Il neretto è mio :-)Questa soluzione ha come difetti:
- Maggiore fumosità, un'auto dotata di questo sistema emette molto fumo bianco allo scarico, consistente nella maggiore quantità di vapore acqueo.
- Acqua distillata, non è possibile utilizzare acqua normale, perché contiene sali
- Inefficacia degli attuali sistemi catalizzanti, la marmitta catalitica, la quale necessita di alte temperature per svolgere il suo scopo, rimane sempre a temperature eccessivamente basse.
Tuttavia in un'auto dotata di iniezione ad acqua, il motore produce pochi gas inquinanti, inferiori ad un'auto normale con marmitta catalitica nuova, soprattutto per gli ossidi di azoto, che sono quasi azzerati.- Applicazione su veicoli datati, nelle auto più vecchie un problema consisteva nella regolazione dell'anticipo e della carburazione; oggi questi problemi non esistono più in quanto tutto è regolato dall'ECU tramite la sonda lambda dal debimetro e altri sensori.
Le lamentele (tardive) di Federauto
Da un articolo di Repubblica.it sezione motori:
Ha prodotto per decenni la stessa minestra riscaldata, limitandosi ad aggiungere accessori che appensantiscono sempre più le auto, fino ad arrivare ad utilitarie che superano abbondantemente la tonnellata. Ricerche sui consumi e sulle motorizzazioni, invece, poco o niente.
Qualcosa si è cominciato a fare solo da un paio d'anni, dopo che il petrolio a 140$ al barile ha dato la sveglia a tutti. E ora è tardi, è arrivata la crisi, non ci sono soldi da spendere per nuovi modelli a benzina che consumano più di quelli di 10 anni fa.
I turbodiesel invece qualche progresso l'hanno fatto, corrono di più consumando meno, ma costando molto di più e con il problema del particolato, o del DPF.
Aggiungo poi, che anche se fosse vero che una "euro 5" inquina molto meno della mia "euro 2", rottamare la mia vecchia auto (1000 kg) per acquistare un'analoga (ca. 1250kg) fanno già 2.250 kg. di ferro, plastica e materiali vari.
Quanto inquina tutto ciò? Il pianeto Terra può permettersi il nostro consumismo?
"Mercato auto bunga bunga": il titolo del comunicato che ha appena lanciato la Federauto, ..., vale più di mille discorsi sulla tragica situazione del settore auto e del mercato delle vetture nuove.Prima di lanciare questo grido di aiuto, però, il mondo dell'auto cosa ha fatto?
l'automobile nel Belpaese, sommando i concessionari, i Costruttori e l'indotto, impiega circa 1.000.000 di persone
L'auto fattura complessivamente il 20% del PIL
andrà malissimo l'occupazione, la fiducia del consumatore, la capacità di spesa e risparmio delle famiglie e, lo Stato. Difatti, solo di IVA, si ipotizza un buco di 2 miliardi di euro. Miliardi, non milioni.
Ha prodotto per decenni la stessa minestra riscaldata, limitandosi ad aggiungere accessori che appensantiscono sempre più le auto, fino ad arrivare ad utilitarie che superano abbondantemente la tonnellata. Ricerche sui consumi e sulle motorizzazioni, invece, poco o niente.
Qualcosa si è cominciato a fare solo da un paio d'anni, dopo che il petrolio a 140$ al barile ha dato la sveglia a tutti. E ora è tardi, è arrivata la crisi, non ci sono soldi da spendere per nuovi modelli a benzina che consumano più di quelli di 10 anni fa.
I turbodiesel invece qualche progresso l'hanno fatto, corrono di più consumando meno, ma costando molto di più e con il problema del particolato, o del DPF.
Aggiungo poi, che anche se fosse vero che una "euro 5" inquina molto meno della mia "euro 2", rottamare la mia vecchia auto (1000 kg) per acquistare un'analoga (ca. 1250kg) fanno già 2.250 kg. di ferro, plastica e materiali vari.
Quanto inquina tutto ciò? Il pianeto Terra può permettersi il nostro consumismo?
Mistero della fede?
http://www.beppegrillo.it/2010/11/il_mistero_della_crescita_del_pil.html
Se l'auto rappresenta il 20% del PIL e la produzione italiana dipende pressoché interamente dalla FIAT che ha perso il 39,5% in ottobre, di quanto sta diminuendo (e non crescendo) il PIL in Italia? Prendiamo l'ipotesi peggiore, che le perdite della FIAT influiscano pari pari sul PIL. In questo caso il calcolo è il seguente: perdita del PIL = 39,5 x 20 : 100 = MENO 7,9%. A questa diminuzione vanno sommate tutte quelle industrie che hanno portato all'estero la produzione, dalla Bialetti all'Omsa. Eppure il PIL cresce. I conti non mi tornano. Mistero della Fede e di Tremorti.
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