Con un voto risicato, lo scorso 28 settembre 2011 il Parlamento Europeo ha approvato il piano della Commissione, un'assunzione di potere di ampio respiro sulla capacità dei singoli stati di stabilire i propri bilanci e di gestire i propri debiti sovrani. Da ora in poi, il Parlamento e il Consiglio (con la Commissione naturalmente in supervisione del processo) saranno in grado di costringere i governi a rispettare le raccomandazioni del Trattato di Maastricht
Cominciando con il 2012, gli europarlamentari e il Consiglio analizzeranno i bilanci nazionali prima ancora che i parlamenti nazionali possano esprimersi in alcun modo o persino che possano avere la possibilità di vederli. Se gli stati non diminuiscono il loro debito abbastanza rapidamente o se rifiutano i "suggerimenti" di bilancio di Bruxelles, entreranno in campo le misure obbligatorie.