mercoledì 12 ottobre 2011

"In difesa di Silvio Berlusconi"

E' il titolo di un articolo che ho trovato sul sito Comedonchisciotte.org; chiaramente un titolo provocatorio, ideato per attirare l'attenzione: missione riuscita. Ovviamente me lo sono letto, e l'ho trovato molto provocatorio, ma anche molto più interessante di quanto avrei pensato. In pratica, un atto di accusa al mondo attuale, di cui il Berlusconi, in fondo, è solo una manifestazione, se non un (sotto)prodotto.
Seguono qui sotto alcuni brani estratti. Buona lettura.
Stiamo vivendo un processo di rapida dissoluzione delle basi stesse della civiltà, e la colpa non è di Silvio Berlusconi, ma del capitalismo finanziario, della logica predatrice della classe dei Berlusconi di tutto il mondo.
Un tempo il mercato finanziario era un luogo nel quale si incontravano persone che possedevano denaro con persone che avevano bisogno di denaro per realizzare dei progetti, era luogo di indicizzazione del valore di imprese, individui, prodotti e così via. Le valutazioni finanziarie erano segni che si riferivano a degli oggetti reali: significazioni di valore.
Sempre più spesso la valorizzazione finanziaria coincide con la distruzione di beni materiali: non la creazione della ricchezza, ma la sua distruzione serve a produrre denaro. 
Perché non smettete di perseguitarlo? Siete stati suoi complici. Veltroni ha detto nell’84 che Berlusconi era un uomo di sinistra, D’Alema gli ha aperto la porta della Bicamerale, e tutti i governi di centro-sinistra che si sono succeduti hanno a fatto a gara nel non sollevare l’unico problema che avrebbe avuto senso sollevare: si può consegnare il potere politico a un uomo che possiede già tre televisioni due giornali quattro case editrici, una finanziaria, un’agenzia pubblicitaria e quante altre cose mi dimentico?

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